Edilizia industriale  

Si parla di edilizia industriale quando si pone in opera un edificio progettato per ospitare attività industriali in grado di fornire le condizioni necessarie per i lavoratori e per il funzionamento di apparecchiature industriali.

La nascita dell’edilizia industriale

Gli edifici cosiddetti “industriali” fecero la loro prima apparizione durante il periodo della rivoluzione industriale, quando nacque l’esigenza di realizzare grandi edifici che ospitassero macchinari ingombranti ed un gran numero di lavoratori. I primi edifici industriali erano solitamente costruiti a pianta rettangolare e venivano sostenuti da muri di mattoni o di pietra e tetti di legno. Prevalevano disegni dall’aspetto rigorosamente funzionale: lunghe pareti non intonacate erano spesso divise solo da sottili divisori ed al massimo venivano decorate con fasce di muratura ornamentale. Elementi decorativi di vari stili architettonici venivano a volte utilizzati per gli esterni degli edifici industriali e questa tradizione è stata mantenuta nella costruzione di molti immobili fino ai primi anni del XX secolo. Grazie allo sviluppo delle tecnologie architettoniche e dei nuovi materiali di costruzione (metallo, cemento armato) le strutture dell’edilizia industriale si sono via via evolute. La costruzione del telaio ha consentito di discostarsi dai disegni tradizionali e di formulare layout efficaci per soddisfare i requisiti delle nuove tecnologie di produzione, aumentare gli spazi ed allargare le aperture di luce. Ciò ha avuto un effetto immediato e marcato sia sull’aspetto esterno degli edifici industriali, che sugli ambienti interni. La comparsa di tetti in metallo reticolari ed il loro progressivo miglioramento hanno consentito la costruzione di spazi lavorativi con meno colonne, distribuite in modo da non interferire con il posizionamento delle apparecchiature all’interno.

L’edilizia industriale moderna

Le imprese e le organizzazioni commerciali odierne operano in un contesto sempre più dinamico ed all’avanguardia e necessitano di spazi che siano al contempo funzionali e vivibili. In una realtà competitiva come quella attuale è fondamentale che gli edifici in cui operano aziende industriali, commerciali e del terziario siano realizzati in modo da garantire le massime prestazioni in termini di funzionalità, flessibilità e razionalizzazione delle risorse. L’edilizia industriale moderna si occupa di progettare e costruire immobili di varie categorie che vanno dagli uffici direzionali ai magazzini, dai centri commerciali ai più tradizionali capannoni. Ogni settore economico necessita di specifiche infrastrutture che devono essere pianificate sulla base di un piano complessivo che tenga conto di tutte le specifiche esigenze dei committenti e del loro business. Un’impresa edile che si occupa del settore industriale deve comprendere fino in fondo le caratteristiche uniche del tipo di attività commerciale per cui programmare l’intervento costruttivo. Da uno scambio proficuo e costante con la committenza, il team di lavoro può costruire un edificio “su misura”, come un abito che calzi alla perfezione. Grazie ad un interfacciarsi continuo, il cliente può presentare criticità e portare la propria esperienza e competenza nel settore, mentre l’impresa edile, dal canto suo, cerca di rispondere puntualmente ad ogni specifica richiesta.

Standard elevati per l’edilizia industriale

Tramontata del tutto la visione di una forma di edilizia industriale limitata alla realizzazione di soli capannoni, che in passato erano caratterizzati da ambienti scarni e di bassa qualità progettuale, oggi le imprese edili creano spazi all’avanguardia ed esteticamente curati nei dettagli. L’idea odierna è quella di rendere gli ambienti di lavoro luoghi sicuri, gradevoli da vivere e realizzati secondo standard qualitativamente elevati. Il settore commerciale, di qualunque genere si tratti, è fortemente diretto a curare la propria immagine, anche nella scelta di spazi lavorativi apprezzabili da parte di clienti, fornitori ed operai. Inoltre, le conoscenze in materia di benessere del lavoratore sottolineano l’importanza della vivibilità delle aree destinate allo svolgimento dell’attività lavorativa; questo si traduce in maggiore produttività da parte del personale impiegato. La progettazione nel campo dell’edilizia industriale punta alla razionalità distributiva ed all’ottimizzazione delle risorse, al fine di risparmiare tempo e denaro nella consegna di strutture complete di ogni elemento necessario al miglior funzionamento di un’azienda. La rivoluzione moderna scientifica e tecnologica, con i suoi costanti progressi nella costruzione di edifici industriali, e le migliorate tecnologie di costruzione hanno portato ad un aumento del numero di imprese che non inquinano l’ambiente. Come risultato, è emerso un nuovo tipo di sviluppo urbano, noto come zona industriale residenziale. Grazie alla cura dell’aspetto esterno e della silhouette negli standard di progettazione, gli edifici industriali diventano importanti forme architettoniche nello sviluppo urbano. Le aree industriali venivano in passato considerate come alienate rispetto all’ambiente naturale circostante. Un compito dell’architettura industriale odierna è la massima conservazione del paesaggio naturale e l’introduzione armoniosa di nuovi edifici industriali all’interno della complessità del paesaggio. Gli insediamenti industriali ed artigianali di ultima generazione tengono conto di questi principi nel momento in cui, già a partire dalla fase di pianificazione dell’intervento, compiono scelte mirate anche sul piano urbanistico. Gli edifici vengono progettati secondo precisi riferimenti di tipo viabilistico, sono dotati di ampi parcheggi, prevedono la giusta presenza di spazi esterni verdi e di arredo urbano in linea con le richieste del piano urbanistico e della committenza.